Il settore IT sta entrando in una fase di rinnovata espansione, spinta da una combinazione di fattori tecnologici, economici e sociali.
Dopo un periodo di rallentamento post-pandemia, il comparto dell’elettronica e dei servizi digitali si prepara a un nuovo ciclo di crescita, guidato dall’evoluzione dell’intelligenza artificiale (AI), dal ricambio dei dispositivi acquistati durante il Covid e da un contesto macroeconomico più favorevole.
Lo ha spiegato Alessandro Cattani, amministratore delegato di Esprinet, una delle principali realtà europee nella distribuzione di prodotti high-tech e nella fornitura di soluzioni per la trasformazione digitale e la transizione energetica, in un’intervista rilasciata a Websim.it.
Un mercato pronto a ripartire
Il primo motore della ripresa è rappresentato dal rinnovo tecnologico dei dispositivi acquistati durante la pandemia.
Come spiega Cattani, “La pandemia ha spinto fortemente gli acquisti, ma l’anno prossimo saranno già passati cinque anni dal 2020, anno in cui è scoppiata l’emergenza sanitaria. Quindi i prodotti comprati allora sono già, o si avviano ad essere, obsolescenti, e dovranno essere rimpiazzati”.
Questa sostituzione ciclica riguarda milioni di laptop, smartphone, tablet e apparecchi elettronici entrati nelle case e negli uffici durante il periodo dello smart working.
Il risultato? Una nuova ondata di domanda che interesserà tanto il mercato consumer quanto quello aziendale.
L’intelligenza artificiale come catalizzatore
Il secondo grande motore è l’avvento dell’AI integrata nei dispositivi.
“Già adesso il 25% dei cellulari venduti incorporano circuiti elaborati per l’AI, e la percentuale è destinata ad aumentare”, sottolinea Cattani.
Si tratta di una trasformazione profonda che cambia la natura stessa dei prodotti tecnologici: da semplici strumenti di lavoro o comunicazione a sistemi intelligenti capaci di apprendere, analizzare e ottimizzare.
Smartphone, PC e tablet con chip dedicati all’intelligenza artificiale non solo migliorano le prestazioni, ma aprono nuovi scenari di utilizzo, dal riconoscimento vocale avanzato alla fotografia computazionale, fino alle applicazioni di produttività assistita da AI.
Inoltre, poiché questi dispositivi hanno prezzi medi più elevati, il loro incremento nel mix di vendita può portare a una crescita significativa del fatturato del settore IT, anche a parità di volumi.
Il contesto macroeconomico come leva di rilancio
Il nuovo corso della politica monetaria delle banche centrali rappresenta un ulteriore elemento positivo.
Dopo anni di tassi di interesse elevati, l’inizio di un ciclo di riduzione potrebbe liberare risorse per i consumi familiari e per gli investimenti aziendali.
“Il cambio in atto non è solo quantitativo, ma anche qualitativo. Dopo la pandemia c’è stato un boom di richieste di prodotti e servizi per le attività da compiersi fuori casa, come i concerti e i ristoranti. Ora però si sta ritornando a spendere anche per l’elettronica e per le attività indoor. C’è quindi un maggiore riequilibrio”, afferma Cattani.
Ciò significa che il consumatore medio sta riscoprendo l’importanza della tecnologia come bene durevole e della digitalizzazione domestica, fattori che torneranno a sostenere la domanda di prodotti IT.
Le performance del settore nel 2024
I segnali di questa ripresa sono già evidenti nei dati di mercato.
Nel secondo trimestre del 2024, Esprinet ha registrato ricavi lordi per 1,01 miliardi di euro, in crescita del +9% su base annua, con ricavi contabili pari a 924 milioni (+4%).
I principali driver di crescita sono stati:
- il segmento Solutions, che include tecnologie per data center, cloud, AI, sicurezza informatica e transizione energetica (+10%);
- il comparto Devices, ovvero i dispositivi di utilizzo professionale e personale (+3%);
- la categoria Screens (PC, tablet e smartphone) con un +2%.
L’Ebitda ha raggiunto 10,34 milioni di euro, con una marginalità dell’1,12%, in aumento rispetto all’1,07% del secondo trimestre 2023.
Come evidenzia Cattani, “In un mercato in lieve calo, Esprinet ha incrementato le gross sales del +9%, grazie all’espansione geografica, dei prodotti e dei clienti. Siamo riusciti a contenere i costi nonostante le acquisizioni, l’inflazione e l’aumento delle spese legate al personale.”
Strategia e prospettive di crescita
Le acquisizioni mirate restano un pilastro della strategia Esprinet per consolidare la propria presenza sul mercato europeo.
Cattani spiega: “In Italia, Spagna e Portogallo cerchiamo società medio-piccole, attive nel mondo delle Solutions, con qualche decina di milioni di fatturato, che operano in nicchie da noi non ancora presidiate. Ci piacerebbe espanderci anche in altri Paesi dell’Europa occidentale, dove puntiamo a società un po’ più grandi, sempre nelle Solutions.”
Questo approccio mira a creare un ecosistema integrato di competenze tecnologiche, rafforzando la capacità di offrire soluzioni end-to-end per la digital transformation delle imprese.
Uno sguardo al futuro
Guardando ai prossimi due-tre anni, il mercato IT appare destinato a una fase di espansione moderata ma solida, trainata da:
- il rinnovo dei dispositivi elettronici,
- la diffusione pervasiva dell’intelligenza artificiale,
- la crescente domanda di soluzioni cloud e data-driven,
- e l’evoluzione verso un’economia più sostenibile e digitale.
Il futuro del settore sarà segnato da un equilibrio sempre più stretto tra innovazione tecnologica e responsabilità ambientale, con aziende come Esprinet che avranno il compito di guidare la transizione verso un modello IT efficiente, sicuro e sostenibile.
In sintesi, la Technology Rotation, l’AI generativa e la decarbonizzazione digitale saranno le leve principali per la crescita del mercato IT nei prossimi anni.
Chi saprà anticipare questi trend avrà un vantaggio competitivo decisivo in un mercato sempre più connesso e dinamico.


