Una policy di sicurezza informatica non è un allegato dimenticato in intranet: è il manuale d’uso della protezione aziendale. Definisce come si tutelano dati, sistemi e persone, assegna responsabilità, fissa regole operative e criteri di verifica. Se è chiara, applicabile e misurabile, diventa uno strumento strategico per ridurre il rischio e dimostrare conformità a clienti e autorità.
Cosa deve fare una buona policy (in concreto)
Una policy efficace traduce obiettivi in comportamenti quotidiani. Stabilisce chi fa cosa, come e quando, indicando le evidenze da conservare (log, report, verbali). Deve essere facile da leggere, coerente con i processi reali e supportata da procedure operative e linee guida collegate.
Elementi fondamentali: la spina dorsale del documento
Obiettivi della policy
Protezione dei dati, continuità operativa e conformità. Esplicita gli obiettivi misurabili (es. MFA su tutti gli account critici, test di restore trimestrali, tempi massimi di risposta agli incidenti).
Ambito di applicazione
Indica chi è coinvolto (dipendenti, dirigenti, consulenti, fornitori) e quali sistemi sono coperti: on-prem, cloud, SaaS, OT, dispositivi mobili, dati cartacei correlati. Chiarisci esclusioni e responsabilità dei terzi.
Ruoli e responsabilità
Definisci il perimetro di CISO, DPO, IT/OT, Compliance, HR, Procurement, RLS, fino agli utenti finali. Usa una matrice RACI per attribuire responsabilità su accessi, backup, patch, incident response, audit e terze parti.
Procedure operative (collegate e sintetiche)
- Accessi e identità: principi least privilege e need-to-know, MFA obbligatoria, SSO dove possibile, revisione periodica dei privilegi, deprovisioning entro tempi definiti.
- Backup e ripristino: strategia 3-2-1 con una copia offline/immutabile, finestre di backup, RPO/RTO target e test programmati con verbale di esito.
- Gestione incidenti: canale unico di segnalazione, classificazione gravità, ruoli di reperibilità, flussi di comunicazione (incluso profilo privacy), raccolta evidenze e lesson learned.
- Classificazione e trattamento dati: livelli di sensibilità (pubblico, interno, riservato, regolato), regole di condivisione, cifratura in transito e a riposo, DLP di base.
- Patch e vulnerabilità: scansioni ricorrenti, priorità CVSS, finestre di patching, change control tracciato.
- Uso accettabile: dispositivi, email, cloud storage, strumenti di collaborazione, stampa, BYOD/MDM, regole minime di igiene digitale.
Aggiornamento e revisione
Stabilisci frequenza (almeno annuale o a fronte di cambi rilevanti), flusso di approvazione (owner, revisori, direzione), versionamento e notifica agli utenti. Conserva uno storico delle modifiche e delle ragioni delle revisioni.
Come scriverla: stile, struttura, governance del documento
- Linguaggio chiaro: frasi brevi, verbi all’attivo, niente gergo non spiegato.
- Struttura modulare: policy madre + procedure e linee guida tematiche (facili da aggiornare).
- Indice e riferimenti: link interni, glossario, riferimenti normativi e standard.
- Evidenze richieste: per ogni controllo indica il tipo di prova (report, log, screenshot), chi la produce e dove si archivia.
Allineamento agli standard: ISO/IEC 27001 come acceleratore
Allinea la policy all’ISMS di ISO/IEC 27001: mappa gli Annex A controls per coprire accessi, crittografia, sviluppo sicuro, continuità e fornitori. Integra dove utile NIST CSF per comunicare con la direzione (Identify, Protect, Detect, Respond, Recover). Questo rende la policy audit-ready e riduce il lavoro durante le verifiche.
Coinvolgere tutti i reparti (prima della pubblicazione)
La sicurezza tocca processi, persone e tecnologia. Confrontati con Operations, Finance, HR, Sales, Legal e Procurement: raccogli casi d’uso, vincoli e criticità. Il coinvolgimento anticipa le obiezioni e migliora l’adozione. Inserisci un piano di comunicazione interna: aggiornamento in intranet, Q&A, brevi sessioni formative.
Esempio di indice per una policy “matura”
- Scopo e ambito
- Riferimenti normativi e standard
- Definizioni e ruoli
- Principi di sicurezza e gestione del rischio
- Gestione delle identità e degli accessi
- Classificazione e protezione dei dati
- Sicurezza degli endpoint e della rete
- Backup, DR e continuità operativa
- Gestione vulnerabilità, patch e change
- Gestione incidenti e segnalazioni
- Fornitori e terze parti
- Formazione e awareness
- Monitoraggio, audit, non conformità
- Versioning, approvazioni, comunicazioni
KPI e verifiche: se non misuri, non governi
Definisci misure semplici e tracciabili: adozione MFA, patch compliance per sistemi critici, esito test di restore vs RPO/RTO, tasso di completamento formazione, tempo medio di chiusura non conformità, review accessi eseguite entro la data. Collegale a un comitato sicurezza che le rivede periodicamente.
Errori da evitare (e come prevenirli)
- Documenti troppo generici: traduci i principi in regole verificabili e assegnazioni chiare.
- Policy disallineata ai processi reali: verifica sul campo con chi lavora ogni giorno.
- Nessun versioning: usa controllo di versione, changelog e approvazioni formali.
- Assenza di evidenze: indica sempre la prova richiesta e il suo custode.
- Obblighi per i fornitori non definiti: inserisci clausole su sicurezza, audit, notifica incidenti e localizzazione dei dati.
Come applicarla ogni giorno (senza rallentare il business)
Integra la policy nei tool: SSO/MFA per identity, MDM/UEM per dispositivi, SIEM/EDR per log e detection, ticketing per change e incident, GRC per rischi e compliance. Prevedi micro-formazione su novità, FAQ e canali di supporto per domande e segnalazioni. Quando la policy vive nei sistemi, diventa abitudine, non burocrazia.
Conclusione
Una policy efficace è viva, condivisa e applicata: orienta le decisioni, riduce il rischio e dimostra accountability. Partendo da obiettivi chiari, ambito definito, ruoli assegnati, procedure concrete e revisione periodica, trasformi un documento in pratica quotidiana. Se vuoi tradurre questi principi in un modello completo con indice, RACI, KPI e pacchetto di comunicazione interna, gli esperti di Sfera Informatica possono supportarti dalla stesura all’adozione.